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2020: l’anno del World Padel Tour in Italia

Non è bastata nemmeno una pandemia globale, che per mesi e mesi ha messo i bastoni fra le ruote all’intero mondo dello sport, a frenare la crescita esponenziale

Non è bastata nemmeno una pandemia globale, che per mesi e mesi ha messo i bastoni fra le ruote all’intero mondo dello sport, a frenare la crescita esponenziale del padel in Italia. Un treno lanciato a tutta velocità che si è fatto spazio fra gli ostacoli del 2020, sconfiggendo le incertezze e chiudendo con un bilancio oltremodo positivo. Tutte le voci hanno il segno più: è cresciuto l’entusiasmo, sono aumentati campi, praticanti e tesserati agonisti (10.702 nelle ultime classifiche Fit), è migliorata la struttura, e soprattutto è cresciuta l’attività nazionale e internazionale, con la prima storica tappa italiana del World Padel Tour come veicolo di traino decisivo.

L’evento simbolo della stagione è stato proprio il Sardegna Open 2020, che a settembre al Tennis Club Cagliari ha dato un’enorme visibilità a questo sport, portando in campo tutte le leggende mondiali della “pala”. E proprio una leggenda ha vinto il titolo, quel Fernando Belasteguin che per anni è stato il dominatore assoluto del padel mondiale. “Bela” ha fatto centro in coppia col giovane Agustin Tapia, lo stesso con cui avrebbe poi chiuso il 2020 col titolo nel Master finale del circuito, giocato a Minorca.

Nel femminile, invece, l’evento sardo ha incoronato Gemma Triay e Lucia Sainz, al termine di un torneo che già programma il ritorno nel 2021. E con buona probabilità non resterà l’unico in Italia, perché la città di Milano sembra in pole position per raddoppiare gli appuntamenti WPT nello Stivale. L’enorme mercato del padel fa gola a tanti, e il traino delle star può diventare preziosissimo.

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