Per il GFG Sport-David Lloyd Malaspina di Milano la prima esperienza in serie A si è conclusa con la retrocessione, resa meno amara poi dalla vittoria nella finale per il settimo posto, contro il Misano SunPadel. Ma la tappa unica della massima serie di padel, disputata al Bola Padel Club di Roma, ha incoronato Nick Cotto.
Coki Nieto e Nick Cotto durante una pausa di un match di Roma
Il campione d’Italia 2019 e giocatore più rappresentativo della squadra milanese, nella prima giornata contro il Magic Padel Roma, ha battuto nientedimeno che il fenomeno Agustin Tapia, numero 8 del World Padel Tour. Una super sfida vinta dalla coppia del GFG Sport-David Lloyd Malaspina (Nick Cotto e lo spagnolo Coki Nieto) per 6-4 6-3. “Mi sono reso conto di quello che era successo solo dopo molte ore – sorride Cotto -. Come se fossi stato in una bolla. Poi ho realizzato. Tapia è… Tapia e l’emozione di averlo battuto, in due set, me la porterò dentro per sempre”. Cotto e Nieto hanno anche vinto un’altra super partita, sempre in due set: quella di spareggio della finale per il settimo posto contro la coppia del Misano SunPadel, formata da Luca Mezzetti che è uno dei top d’Italia e Momo Gonzalez, numero 25 al Mondo.
La squadra milanese schierata in campo, al Bola Padel Club di Roma
“Questa nostra prima esperienza in serie A si è conclusa con un settimo posto che ci riempie d’orgoglio. Una squadra fatta in casa, una squadra di amici che adora stare insieme – assicura Cotto -. Vorrei ringraziare il circolo David Lloyd Malaspina per il sostegno, da vicino e da lontano; il mio compagno Coki Nieto (numero 19 del World Padel Tour, ndr) perché è un ragazzo meraviglioso, si merita il meglio e mi ha dato lezioni in campo; Sara Pujals (numero 71 al Mondo, ndr) perché è una lottatrice, anche quando le cose non vanno al meglio; Carolina Petrelli (numero 9 d’Italia, ndr) perché è forte e deve ricordarsi che è una maratona; Tommaso Cotto: non ho più parole per lui, riesce a “deliverare” in ogni condizione ed ogni situazione; Mirco Lorenzi perché ci sono top player mondiali che ancora rincorrono i suoi passanti; Filo Stucchi che è il nostro condottiero ed è una certezza; Maria Maderna perché senza il suo aiuto, anche solo con una parola, tutto sarebbe stato più difficile; Simone “Ciro” Salernitano perché è ormai uno di famiglia e la sua disponibilità è rara; Charly Panella che è stato il tutor di Coki Nieto è quindi ha una grande responsabilità; Marco Crugnola perché è un professionista che si è messo in gioco: non è da tutti. Scorderò sicuramente qualcuno, me ne scuso”.
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