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Dalle Regioni

Padeliguria: alla scoperta di Andrea Braga

Il presidente e giocatore dell’Asd Padel Andora intervistato da Elia Purita

Raccontaci… il primo campo dove hai giocato a Padel? “Il primo campo in cui ho messo piede è stato nel febbraio 2015 e non poteva che essere in Spagna a Santiago de Compostela. Ero ignaro ovviamente sia del gioco sia delle regole ma ricordo ancora le pale e il divertimento! Quel primo approccio l’ho preso come un segno del destino o illuminazione per gli anni seguenti”.

In qualità di Presidente/Giocatore quali sono i programmi per questo primo anno di affiliazione FIT? Come Presidente sono orgoglioso e fiero di aver portato l’ASD Oadel Andora all’affiliazione Fit. Affronteremo un anno intenso ricco di tornei ed eventi a cominciare dal Tpra di fine febbraio e ospitando con grande entusiasmo il primo Open ligure della stagione a fine marzo. In più sono entusiasta e non vedo l’ora di iniziare la competizione a squadre mai così avvincente come quest’anno. Spero di riuscire ad essere all’altezza del gioco per mantenere la classifica attuale e portare soddisfazioni al nostro circolo”.

Domanda scontata: visti gli ormai 6 anni da “padellaro” quale è il match che ricordi con più emozione? “Dal lontano 2016 partite e tornei ne ho giocati tanti in giro. Il più emozionante sicuramente è stata la vittoria nel maggio 2019 del torneo di Terza categoria a Imperia con una finale in rimonta vinta al tie-break insieme al mio socio Roberto Nattero. Ma non dimentico nemmeno il mio primo grande torneo a Genova in cui incontrai già un grandissimo Cremona nei quarti di finale di un Open”.

Il raggiungimento della Seconda Categoria si può dire un premio alla tua perseveranza in campo e il non mollare mai… come hai accolto questa notizia all’uscita delle classifiche 2021? “Sicuramente si, il traguardo della seconda categoria è stato per me lungo e difficile arrivato dopo anni di continuo lavoro e allenamento. Ho sempre creduto che con i sacrifici e la volontà si possano ottenere risultati limando e riducendo i gap tecnici. Sono rimasto stupito un po’ in realtà perché questo anno particolare ha alterato un po’ la valutazione dei punteggi ma questo sarà uno stimolo ulteriore per fare ancora meglio e continuare a lavorare”.

Domanda tecnica: quale ritieni il tuo colpo migliore o almeno quello in cui ti sentì in fiducia quando lo esegui? “Ho sempre provato a curare ogni colpo del padel ma fin dall’ inizio ho prediletto in maniera naturale le uscite basse dal vetro incrociate o Chiquite ed anche l’uscita alta centrale (bajada) non ho paura ad eseguirla”.

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