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Quel giorno di pioggia e l’incontro con Spector, cosi è “nato” Matteo Savoldi

Classe 1979, attualmente è il numero 47 d’Italia, ha giocato la scorsa serie A al Monviso ed insegna al Padel Albaro di Genova

Ricorda esattamente la prima volta che ha preso in mano una racchetta da padel. “Era il 9 giugno 2013, io mediocre giocatore di tennis affrontavo il Gardanella che aveva in squadra, fra gli altri, Gustavo Spector e Mauricio Lopez Algarra. Quel giorno pioveva, quindi match rinviati e, allora Gus, ci fece provare il padel”. Quel “mediocre” giocatore di tennis è diventato, quasi per caso, un ottimo giocatore di padel. Matteo Savoldi, classe 1979, attualmente è il numero 47 d’Italia, ha disputato la scorsa serie A con il Monviso ed insegna al Padel Albaro di Genova.

“Il destino ha voluto che quel giorno piovesse – sorride Savoldi -. Da quel giorno praticamente ho iniziato a pensare solo al padel. Ricordi quei primissimi scambi: colpivo la pallina e correvo per tutto il campo, sempre col sorriso, mi sembrava di essere tornato bambino. I miei compagni di tennis mi prendevano in giro ma, successvamente, anche loro sono passati al padel”.

Savoldi, all’epoca, viveva a Bergamo: “C’era un campo ma poca gente che giocava così ho iniziato a fare avanti indietro un paio di volte a settimana per giocare a padel con Gustavo Spector: non smetterò mai di ringraziarlo per avermi insegnato questo sport, trasmettendomi la passione e lo spirito”.

2016: Gardanella in serie A con Alejandro Capitani, Savoldi, Camorani, Zanandrin, Spector, Lopez Algarra, Severini, Mogni, Cattaneo

Da un divertimento, il padel è diventato il lavoro di Savoldi: “Ancora oggi, ogni volta che prendo in mano una racchetta mi piace sempre di più – assicura Savoldi -. Sono fortunato ad aver trasformato la mia passione in lavoro. Ho avuto tante soddisfazioni come diventare 1.1 nel 2017 e vincere il campionato di serie B, nel 2019, con il Monviso. Ho avuto la fortuna di giocare con Alvaro Cepero, attuale numero 35 del World Padel Tour, un giocatore di destra fenomenale con una grinta incredibile sempre però disponibile ad aiutare noi italiani inesperti con tanta umiltà. Un grande dentro e fuori dal campo”.

Savoldi ha anche giocato contro altri top player del World Padel Tour: “José Diestro, attuale numero 48 WPT, incontrato in serie B 3 anni fa: un giocatore molto intelligente con delle doti tecniche spaventose. L’altro grande campione che ho affrontato è l’attuale numero 1 d’Italia Marcelo Capitani, ex 21 del World Padel Tour, che ancora oggi riesce a fare la differenza in Italia grazie alla sua incredibile visione di gioco, sommata a una mano incredibile e alla freddezza tipica dei professionisti”.

La squadra del Monviso, con Savoldi, che ha vinto la serie B

Anche Savoldi ha contribuito e sta contribuendo alla crescita e diffusione del padel in Italia: “Credo che il successo che sta avendo il padel in Italia è dovuto a una serie di fattori – osserva Savoldi -. In primis, il fatto che tutti lo possono praticare divertendosi dalla prima volta che entrano nella gabbia, il secondo è che si gioca in 4 quindi diventa anche un momento sociale importante dove ci si diverte in gruppo. Inoltre, per i circoli è uno dei pochi investimenti sicuri in questi anni, è brutto da dire ma anche il Covid ha contribuito a far conoscere a tutti il movimento per la chiusura di palestre, calcio, piscine. Speriamo di poter godere di questo successo con tutti gli altri sport aperti”.

Oggi, come detto, Savoldi insegna al Padel Albaro di Genova: “La mia giornata tipo è principalmente in campo, mi piace davvero molto allenare e far conoscere questo sport a più gente possibile. Posso stare molto tempo in campo grazie alla mia fidanzata Annalisa Bona (anche lei giocatrice affermata: numero 41 in Italia, ndr) che riesce a coordinare quasi tutte le altre attività del circolo. La mia parte è quella relativa a tutta la scuola padel e alla parte sito e social. Abbiamo trovato un giusto equilibrio. Per quanto riguarda la parte da giocatore, non riesco ad allenarmi mai dato che da settembre a giugno sono sempre in campo dal lunedì al venerdì. I tornei li gioco e mi piace un sacco ma ogni anno il livello cresce e i giocatori sono sempre più allenati. Il mio obiettivo principale è quello di portare alcuni dei miei ragazzi a un livello top almeno in Italia”.

Savoldi con Annalisa Bona, impegnati in un torneo misto, qui contro Petrelli-Cotto

Largo ai giovani, insomma, e a chi, in questo momento, sta dominado la scena italiana: “Credo che per quest’anno ancora, Giulia Sussarello e Chiara Pappacena, rimarranno in testa alle classifiche: non vedo coppie femminili che possano superarle almeno per ora, il fatto di giocare spesso con giocatrici a livello mondiale le porta ad avere una visione del gioco migliore a un ritmo più alto. Nel maschile, la coppia Simone CremonaMarcelo Capitani credo che abbia trovato la forza nella qualità e nel carattere dei due giocatori, entrambi molto solidi e tranquilli sempre anche quando le cose si fanno complicate. L’esperienza di Marcelo ha fatto migliorare Simone sempre di più. Alcune coppie maschili stanno giocando veramente bene: ci sono giocatori che in questo periodo sono molto in forma come Denny Cattaneo che si sta allenando in Spagna o Lorenzo Di Giovanni che da un po’ di mesi fa sempre bene con qualsiasi compagno a fianco o Michele Bruno da sempre uno dei ragazzi romani più forti, per citarne alcuni. La cosa positiva, per concludere, è che il padel negli ultimi anni oltre a crescere si è molto ringiovanito e questo è un aspetto fondamentale per la longevità del nostro sport”.

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