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Pianeta Padel Piacenza, si punta al World Padel Tour

Dopo l’Open BTF Burzoni, Andrea Marchi e Matteo Repetti pensano in grande: “Portare qui i top del WPT ma anche organizzare un mundialito amatoriale”

Con le vittorie nel weekend di Simone Cremona e Marcelo Capitani nel maschile e di Emily Stellato e Carolina Petrelli nel femminile al primo Open firmato Pianeta Padel, per il circolo piacentino si è aperta una nuova era. Quella dei tornei che, nelle mire dei due soci fondatori Andrea Marchi e Matteo Repetti, dovrebbe un giorno culminare con la candidatura per una tappa del World Padel Tour. Perché per il club emiliano, che è divenuto in pochissimi mesi una calamita per tutti gli amanti dello sport di racchetta, era l’ultimo tassello da inserire in un puzzle tanto complesso quanto perfetto.

Dall’apertura dei tre campi indoor, avvenuta a maggio, Pianeta Padel ha visto crescere esponenzialmente il numero di giocatori all’interno della gabbia. Certo, qualcuno potrebbe “maliziare” come il successo sia legato al perdurare dell’emergenza sanitaria e ai decreti del Governo che hanno sospeso molte attività. Ma non è proprio così: in molti hanno preferito chiudere le proprie strutture o addirittura smontare i campi per mancanza di praticanti.

Come passare da zero a oltre 250 padelisti in poche settimane, con le gabbie occupate dalle 7.30 alle 21.30 ogni giorno, sono loro stessi a spiegarlo: “Dalla nostra esperienza nel calcio, nel tennis e nel golf – ci dice Matteo – abbiamo preso spunto perfezionando i servizi offerti all’interno di un circolo, anticipando le richieste della clientela, curando ogni minimo particolare. Coccoliamo l’ospite in campo e fuori, lo facciamo sentire a casa sua”. Per questo, fino a quando era possibile usare gli spogliatoi, per esempio, davano in uso teli da doccia, deodoranti e altri prodotti da bagno.

Una fidelizzazione forte che è stata confermata anche nei giorni dell’Open. “Purtroppo abbiamo dovuto escludere diversi padelisti locali – racconta Andrea – per far spazio alle coppie blasonate”. Però, per far vivere comunque le emozioni del torneo agli appassionati rimasti sul divano, hanno organizzato dirette social. Con una marea di visualizzazioni e commenti.

Forti dei numeri e del sostegno di sponsor e giocatori, Andrea e Matteo puntano a inaugurare entro la fine dell’anno la “Cittadella dello sport”: otto campi da padel di cui tre outdoor, spazio anche per gli sport da beach con il tennis e il volley. Quando prenderanno vita i nuovi progetti, promettono i due soci fondatori, “potremo concentrarci ancora di più nel coinvolgimento degli Under 18, nell’ampliare l’offerta di corsi per adulti e bambini, nell’organizzazione di eventi per persone disabili grazie alle partnership che stiamo attivando sul territorio con volontari e cooperative”.

Sul versante tornei, dopo l’ebbrezza del primo Open Fit, Andrea e Matteo si proiettano avanti. Insieme ad altri due circoli di Piacenza stanno alimentando un circuito a tappe che si concluderà tra ottobre e novembre con le Master Finals per categorie e, nel futuro, quando sarà nuovamente possibile, promuoveranno tornei sociali per sfamare la voglia di padel dei loro clienti.

Ma il vero sogno nel cassetto è un altro. “Vorremmo stringere alleanze con i circoli di altri Paesi, europei e non solo, per organizzare, insieme alla società di eventi “per3” una sorta di Mundialito per giocatori amatoriali: ogni club parteciperà con una sua selezione in rappresentanza del proprio Paese”. Un traguardo non impossibile da raggiungere, promette Andrea Marchi. Il quale, a proposito di mondiali e padel, lancia la sfida a un suo idolo Zlatan Ibrahimovic. “Di coppe ne ha alzate tante nella sua carriera – scherza il dirigente – ma voglio proprio vedere se, entrando nella gabbia del Pianeta Padel, riuscirà a strappare dalle nostre mani l’amatissima coppa piacentina”. Una prelibatezza culinaria da queste parti.

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