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Padel Inside

“1vs1? No, il padel deve rimanere uno sport di coppia”

Sempre più campi per giocare in singolare ma Gustavo Spector è categorico: “Cambiano completamente le geometrie del gioco”

Sempre più di attualità il padel 1 vs 1. Anche in Italia, più circolo stanno allestendo campi di singolare. Piacciono a tanti. Ma non a tutti. Soprattutto non a Gustavo Spector, monumento del padel in Italia e capitano della nazionale maschile campione d’Europa.

“Capisco – dice Gustavo Spector, come riporta supertennis.tv – che il gioco individuale possa in qualche modo risultare attraente, ma io penso che il padel debba rimanere uno sport di coppia. I campi individuali possono essere utili solamente per quei giocatori alle primissime armi, che si avvicinano al gioco e devono imparare i colpi di base, quelli senza l’utilizzo del vetro. Visto che la lunghezza del campo è uguale, per allenare certi aspetti tecnici può andare bene anche un campo da singolare”. Il discorso cambia, però, se il livello inizia a salire. “Il campo – continua Spector – è più stretto, quindi cambiano completamente le geometrie del gioco. Imparare a utilizzare le pareti nel modo giusto allenandosi su un campo da singolo è molto più difficile”.

Lo stesso Spector di padel individuale ne sa qualcosa, visto che anni fa in Argentina organizzava una volta al mese un torneo di singolare per i suoi allievi, ma su un campo regolamentare. “Così che – dice ancora –potesse risultare una forma di allenamento. Erano in campo da soli, ma le geometrie del gioco erano le stesse. Non a caso, tanti professionisti si allenano spesso nell’uno contro uno, ma a tutto campo”.

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