Nel 2017 e nel 2018 con Denny Cattaneo, sia l’edizione indoor sia outdoor. Nel 2020 e nel 2021 con Marcelo Capitani. Nel 2022 con Marco Cassetta. Ieri, con Lorenzo Di Giovanni. Otto scudetti per Simone Cremona. Con 4 compagni diversi. E’ record per il giocatore piacentino, classe 1987. “Sono veramente emozionato ed esaltato perchè è un grande risultato – sorride Cremona -. Otto scudetti sono tanti, tutti diversi. Questo è molto particolare perchè arriva al termine di un periodo di cambiamenti: si è interrotto il progetto con Marco Cassetta, sono ripartito chiedendo a Lorenzo Di Giovanni di giocare insieme. Se ne parlava da tempo ma ognuno aveva già un compagno, quindi il discorso non veniva mai approfondito realmente”.
Simone Cremona si è ritrovato senza Cassetta, Di Giovanni aveva deciso di interrompere la collaborazione con Denny Cattaneo. Cosi è nato, quasi per caso, il binomio campione d’Italia 2023: “Giochiamo insieme da un mese e mezzo ed i campionati italiani erano un nostro obiettivo – dice ancora Cremona -. Un obiettivo difficile perchè Sinicropi-Graziotti hanno dimostrato di essere la coppia italiana più forte per i recenti risultati ottenuti, Abbate-Cassetta sono giovani e molto ambiziosi e poi c’erano a Parma anche altre coppie molto quotate. I risultati delle partite hanno dimostrato la difficoltà di questo campionato perchè la semifinale è stata durissima, in finale abbiamo perso il primo set perchè Sinicropi-Graziotti hanno giocato benissimo, poi abbiamo recuperato ma eravamo sempre sotto. Nel corso del match, abbiamo cambiato più volte modo di giocare per provare a vincere finchè siamo arrivati alle palle break sul 5-5 e abbiamo dato la sterzata giusta”.
Cremona-Di Giovanni campioni nazionali. Simone ancora sul tetto d’Italia: “Sono davvero contento per Di Giovanni perchè lo merita di essere campione italiano – sostiene Cremona -. L’anno scorso aveva perso la finale contro me e Cassetta, in questi anni ha fatto tanto e finalmente può gioire. Abbiamo vinto insieme il torneo più importante dell’anno in Italia, sono strafelice”.
