I miglioramenti sono evidenti e legittimano l’obiettivo di puntare sempre più in alto. Dopo qualche anno di assestamento per conoscere al meglio il padel, Carolina Orsi sta prendendo sempre più consapevolezza nei propri mezzi e i risultati sul campo stanno arrivando eccome. Nei sei tornei WPT disputati in questa prima parte di 2023, la 31enne nativa di Roma ha raggiunto per quattro volte gli ottavi di finale: un bottino che certifica le qualità della prima italiana nel ranking mondiale, a maggior ragione se paragonato ai risultati del 2022, quando di piazzamenti agli ottavi di finale ne arrivarono sei in tutta la stagione.
La classifica del World Padel Tour parla chiaro: la nostra portacolori è attualmente al numero 44 nel ranking assoluto, ma 25esima nella Race individuale del 2023 e 13esima nella classifica stagionale di coppia, insieme alla compagna francese Léa Godallier con la quale divide il campo da quest’anno. Traguardi di classifica che fino a poco tempo erano così distanti da sembrare irraggiungibili, mentre ora stanno addirittura quasi stretti a Carolina. La quale non ha di certo intenzione di fermarsi qui.
Fra le ragioni della sua crescita, oltre al duro lavoro fra campo e palestra svolto quotidianamente a Madrid dove si è trasferita ormai oltre due anni fa, anche i tanti momenti difficili – sportivamente parlando – incontrati nel 2022, che l’hanno formata. “Le sconfitte al primo turno dell’anno scorso – racconta – mi sono servite tantissimo. La necessità di rialzarmi tante volte mi ha spinto a cercare sempre nuovi stimoli, con l’obiettivo di migliorarmi costantemente”.
Fra le tante di questo inizio di stagione, la carica di fiducia più importante è anche la più recente, perché risale all’Open della scorsa settimana a Granada, dove si è probabilmente vista la miglior versione di sempre della romana. Al primo turno, lei e la compagna si sono tolte lo sfizio di superare dopo una bellissima battaglia (durata quasi tre ore e terminata per 5-7 7-6 6-2) una coppia leggendaria come le gemelle spagnole Majo e Mapi Sanchez Alayeto, a lungo numero uno del mondo, nonché il duo con più titoli vinti nella storia del WPT: 32 spalmati fra 2013 e 2020. In più, all’indomani Orsi/Godallier hanno lottato alla pari per altri tre set contro Jessica Castelló e Claudia Jensen, terza coppia della Race stagionale, poi a segno in rimonta per 6-7 6-4 6-3.
Ma Carolina e la compagna sono uscite dal campo a testa altissima. “Per vincere contro Castelló e Jensen – continua – c’è mancato solo qualcosa a livello mentale. Venivamo dalla durissima sfida contro le gemelle Alayeto e non siamo ancora abituate a mantenere così alto il livello per tanto tempo. Adesso che sono competitiva con queste coppie mi rendo conto di quanto sia complicato dal punto di vista mentale. Con Castelló e Jensen c’è stato dunque un piccolo calo di energia, soprattutto nel terzo set, nel quale potevamo fare qualcosa in più. Loro ne hanno saputo approfittare, grazie a maggiore esperienza”.
L’esperienza, tuttavia, si costruisce proprio con tornei come l’ultimo: Carolina lo sa e vede sempre più vicino un quarto di finale in un torneo del circuito maggiore che diventerebbe il primo di sempre per una giocatrice italiana. “Devo continuare a giocare ogni partita come se fosse una finale – aggiunge – e sono sicura che se proseguirò su questa strada riuscirò presto a centrare l’obiettivo”.
Prima di pensare ai prossimi eventi internazionali, nel fine settimana Carolina farà tappa all’Happy Village di Terni, per la fase finale del Campionato di Serie A. Sarà naturalmente impegnata col suo Circolo Canottieri Aniene, in un girone unico (un incontro al giorno, da venerdì a domenica) insieme ad Amv-Sol Padel, Milano Padel e Bolasport. La romana rappresenterà una risorsa molto importante per la sua squadra, già sette volte vincitrice dello scudetto, e avrà la fortuna di poter contare anche sulla spagnola Gemma Triay, che ha appena perso la vetta della classifica mondiale ma è comunque considerata da molti la giocatrice più forte in circolazione.
“In Italia – dice ancora Carolina – gioco sempre con piacere, soprattutto la Serie A. Sono contentissima di esserci e sono felice di giocare in una squadra tutta al femminile, ora che il campionato prevede la divisione fra uomini e donne. Mi auguro che anno dopo anno tutte le formazioni diventino sempre più forti, siamo sulla strada giusta. Già in questa stagione ho giocato belle partite e visto circoli super affiatati”. Un affiatamento che di certo non manca nel suo team. “All’Aniene – prosegue – è sempre tutto bellissimo. Siamo una grande famiglia”.
Tra tornei internazionali e Serie A, la carriera della mancina classe ’91 sta prendendo una piega sempre più interessante e importante. Considerando gli ultimi risultati e dei margini di miglioramento ancora ampi, il sogno di diventare protagonista ai massimi livelli del padel mondiale non sembra più irraggiungibile.