Dopo il susseguirsi dei vari DPCM che imponevano restrizioni e dividevano l’Italia in aree con diversi rischi di contagio le varie associazioni sportive e i circoli di Padel hanno provato ad interpretare cosa si potesse fare o meno, e più in generale se si potesse continuare a giocare a Padel.
Con una serie di rocambolesche scelte, divisione di atleti agonisti e non, strutture coperte che però si possono aprire, palloni pressostatici che sono praticamente all’aperto, molte strutture hanno scelto di chiudere, non essendo effettivamente chiara e univoca la posizione del Governo.
Ma c’è chi ha provato ad interpretare il DPCM e in particolare una nota esplicativa della FIT che riportiamo:
In osservanza al Dpcm del 25 ottobre 2020, la Federazione Italiana Tennis comunica che sono sospese, con effetto immediato, tutte le competizioni di Padel non riconosciute di interesse nazionale, vale a dire quelle che non prevedono la possibilità di partecipazione di tutti i tesserati agonisti a livello nazionale:
- Campionato di Serie D;
- Tornei che non siano aperti alla partecipazione di tutti i tesserati atleti agonisti a livello nazionale. Sono sospesi, dunque, tutti i tornei che hanno limitazioni regionali e provinciali;
- Tornei che prevedono la partecipazione di tesserati non agonisti, è il caso del circuito amatoriale TPRA;
- Manifestazioni a squadre regionali
Sempre in ottemperanza al nuovo DPCM l’attività nei campi coperti è consentita solamente per lo svolgimento delle competizioni di interesse nazionale (escluse dunque quelle sopra elencate) e per le sessioni di allenamento degli atleti agonisti abilitati a partecipare a tali competizioni.
Questa nota esplicativa ha aperto una interpretazione veramente controversa: Se un giocatore tesserato agonista, anche in NC per intenderci, sta preparando un qualsiasi torneo di rilevanza nazionale, purché sia appunto un OPEN senza limiti territoriali, può allenarsi.
Questa situazione è sicuramente paradossale, non tanto perché ha portato al tesseramento massivo di atleti che non hanno minimamente idea di cosa sia un percorso agonistico ma più che altro perché ha lasciato le strutture libere di interpretare senza una direttiva chiara ed esaustiva.
La cosa ancora più impressionante è che, se è vero che un atleta può, improvvisamente durante una pandemia, diventare un agonista, facendo la sua tessera FIT, ci chiediamo che tipo di torneo FIT stia preparando per il quale ha necessità di allenarsi dato che in realtà se si cerca, nello stesso sito della Federazione la lista dei tornei FIT confermati sono praticamente inesistenti: https://www.federtennis.it/media/FIT/Federtennis/Padel/File_Pdf/Calendario_tornei_2020/20201008_Calendario_tornei_22.pdf
Questo il link del calendario, magari non sarà aggiornato, ma potete vedere che su novembre non è che ci sia tutta questa scelta 🙂
Pingback: La Fit cancella "quasi" tutti i tornei ufficiali - Padel Today