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Il 2022 di Luigi Carraro: “Siamo partiti in difesa, per poi scendere a rete e chiudere il punto”

Il presidente della FIP parla dell’anno che si è chiuso e di quello che succederà

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“Il 2022 è stato un anno di grandi sfide, addirittura rivoluzionario, durante il quale abbiamo dovuto mettere in mostra la nostra fase difensiva, per poi scendere a rete e chiudere il punto”… scrive cosi Luigi Carraro, presidente della FIP.

“Come dimenticare, ad esempio, che il Cupra Fip Tour abbia attraversato più di 30 Paesi? È stato – parafrasando un grande romanzo di Jules Verne – un vero e proprio giro del mondo in 125 tornei, con migliaia di atleti provenienti da decine e decine di Paesi diversi. Un gioco di ‘contaminazioni’ tecniche, sportive, sociali e culturali che ha contribuito a tenere al massimo dei giri la macchina della passione. Se il 2022 è stato l’anno delle grandi sfide vinte, il 2023 dobbiamo considerarlo come una sorta di ‘gemello’, dal punto di vista dei grandi eventi e dei grandi obiettivi, delle conquiste e delle conferme. Nella lunga e certo non semplice rincorsa ai cinque cerchi – e cioè raggiungere l’obiettivo di diventare ufficialmente sport olimpico – rappresenta un passo epocale l’esordio del padel ai prossimo Giochi Europei di Cracovia, laddove atleti e atlete si esibiranno anche nel ‘misto’, a testimonianza di una filosofia chiara e immodificabile della Federazione nel considerare un solo pianeta sia per i ragazzi che per le ragazze”.

Clicca qui per leggere la versione integrale della lettera scritta dal presidente Luigi Carraro.

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