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Il padel di Alessandro Tinti: dalla Spagna alla Spagna

“In vacanza ad Ibiza, 6 anni fa, c’era un campo da padel nell’albergo. Ora per migliorare, bisogna trasferirsi proprio a casa dei campioni”

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“Stiamo attenti, portiamo sempre la mascherina. Anche dentro i circoli sportivi e appena si esce dal campo padel, va indossata”. Alessandro Tinti, fra i giocatori italiani più forti di padel, sta vivendo come tutti questo delicato momento di emergenza sanitaria. “Ma noi siamo molto fortunati – ammette -. Siamo tesserati FIT, pertanto possiamo allenarci e giocare e, soprattutto, possiamo insegnare padel, quindi possiamo lavorare. E’ una grandissima fortuna”.

Romano, portacolori dell’Eur Paddle Club, Tinti ha vinto il titolo italiano indoor, nel dicembre 2019, in coppia con Niccolò Cotto: “Se ci penso, vivo ancora quelle emozioni – sorride -. Sensazioni uniche, soddisfazione enorme”.

Tinti e Cotto campioni italiani 2019

Fra i successi di prestigio, Tinti annovera anche la terza tappa del circuito Slam by Mini, vinta a metà ottobre al PalaPadel di Bergamo, in coppia con Javi Rico, battendo in finale Simone Cremona e Marcelo Capitani. “Javi Rico, numero 20 al Mondo della classifica del World Padel Tour, è il giocatore più forte col quale ho fatto coppia – ammette Tinti -. Ho avuto anche la fortuna di giocare in squadra con lui e abbiamo vinto la serie B. Un ragazzo speciale, bravissimo in campo e fuori, capace di trasmettere grande carica”. Tinti ha giocato anche contro Javi Rico: “In allenamento contro lui e Martin Di Nenno: impossibile fare punto a giocatori del genere, non sbagliano mai…. Per diventare come loro, dovremmo andare anche noi in Spagna, per un lungo periodo: solo cosi possiamo arrivare al salto di qualità. Ho fatto qualche esperienza fuori dall’Italia e mi è servito tantissimo ma per migliorare bisogna proprio stabilirsi li con loro”.

Tinti e Javi Rico vincitori della terza tappa di Bergamo dello Slam by Mini

La storia padelistica di Alessandro Tinti è iniziato, come nel caso di quasi tutti gli altri forti giocatori italiani, per caso. “In vacanza ad Ibiza, all’interno dell’albergo nel quale soggiornavo, c’era un campo padel – racconta -. Avevo provato a giocare ma niente di serio all’inizio, solo dopo ho iniziato a crederci”. Parliamo di 6 anni fa: “Una partita con il maestro di tennis, Massimiliano Pace, con suo cugino Edoardo e con Cristiano Aristotile, che ora gioca molto bene. Adesso, grazie a quella partita, provo ancora emozioni fortissime ogni volta che prendo in mano la racchetta da padel. Facendo il maestro ho la possibilità di stare tutto il giorno in campo, di fare la vita da circolo che mi piace tantissimo”.

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