La novità, inaspettata, è arrivata martedì pomeriggio, alla chiusura dell’entry list dell’Open del World Padel Tour di Copenaghen, in calendario la prossima settimana. Fra le iscritte, appena dopo le teste di serie, una nuova coppia composta dalla numero 11 del mondo Patty Llaguno, rimasta orfana della compagna Victoria Iglesias (ferma per infortunio), e dalla romana Carolina Orsi, la migliore delle italiane nel ranking mondiale.
Una notizia che può rivelarsi importantissima per il nostro movimento, perché per la prima volta una padelista italiana andrà a fare coppia con una giocatrice di altissimo livello, con un passato da numero uno, vari titoli e un’enorme esperienza nel circuito. “La scorsa settimana – racconta Carolina, impegnata nell’Open di Vigo dove ha superato il turno in coppia con Lea Godallier e domani affronterà Gemma Triay –, mi è arrivato un messaggio di Patty che mi chiedeva se volessi giocare con lei i prossimi due tornei WPT (a Copenaghen e Vienna, ndr), in attesa del ritorno della sua compagna abituale. Mi ha fatto un enorme piacere che una giocatrice come lei abbia pensato a me. Mi ha dato immediatamente una grande carica di fiducia”.
Per poter giocare con Carolina, la spagnola tornerà a competere a sinistra, lato nel quale ha giocato per buona parte della carriera prima di cambiare a inizio 2023. “Anche questo – dice ancora l’azzurra – per me significa tanto: vuol dire che fra tutte le giocatrici di destra ha pensato a me: ho di fronte un’opportunità che cercherò di sfruttare al massimo. Le ho già detto che darò il mille per cento: sono certa che formeremo una coppia molto competitiva, in grado di battagliare anche contro le più forti”.
La spagnola Patty Llaguno, classe 1985 da Cartagena, è stata numero uno del ranking mondiale WPT
Nella breve storia del padel italiano era già successo che un’azzurra giocasse a fianco di una ex numero uno, quando nel 2022 Giorgia Marchetti si era trovata a dividere il campo con Ceci Reiter, ma l’argentina stava giocando gli ultimi tornei in carriera e non aveva più particolari ambizioni. La Llaguno, 38 anni da Cartagena, è invece ancora nel pieno dell’attività e continua a puntare in alto. Per questo, la 31enne romana non poteva proprio rifiutare la sua proposta, malgrado la prima parte di stagione a fianco della francese Lea Godallier sia stata più che positiva, con quattro piazzamenti agli ottavi in otto tornei e tanti match di alto livello.
“Avevo già ricevuto la chiamata di qualche altra giocatrice – confessa Carolina, ormai da tempo di base a Madrid – ma avevo detto di no perché il progetto con Lea sta andando alla grande, quindi non me la sono sentita di cambiare. Ma questa proposta era impossibile da rifiutare: Patty è una delle più forti al mondo, ha un’esperienza enorme in termini di incontri giocati e di risultati, capisce benissimo il gioco. Per me sarà un banco di prova: mi permetterà di capire come posso rendere a fianco di una giocatrice di questo calibro”.
Per ora, dunque, la collaborazione con Lea Godallier è solo congelata. “Al momento – dice ancora – l’accordo con Patty è solo per i prossimi due tornei. Poi si vedrà. La situazione è ancora in divenire”. L’impressione è che molto dipenderà anche dai risultati, quindi in parte anche dai sorteggi, visto che le due non partiranno fra le teste di serie e perciò avranno bisogno anche di un pizzico di fortuna.
Carolina Orsi ha vissuto un ottimo inizio di 2023 a fianco della francese Lea Godallier (foto Giampiero Sposito)
Con parecchi ottavi giocati in carriera dalle italiane ma mai nessun piazzamento ai quarti di finale nel circuito maggiore, è naturale chiedersi se l’approdo della romana a fianco di una giocatrice di così alto livello possa dare all’Italia un traguardo ormai maturo.
“Non voglio incentivare quella pressione che ormai è diventata parte del nostro quotidiano – dice ancora Carolina –, ma sicuramente con Patty sento di formare una coppia molto più competitiva. Avere lei al mio fianco potrebbe darmi una spinta in più. Ci sono già andata vicina con Lea, quindi il traguardo è alla portata. Se poi non ce la faremo pazienza, arriveranno altre occasioni”.
Per riuscirci è quasi sicuramente necessario battere una delle coppie teste di serie, il che è sempre complicato. “Specialmente oggi – continua –, visto che tutte le coppie sono super affiatate e preparate, e hanno una enorme voglia di vincere. Fatta eccezione per le prime due coppie che sono un gradino sopra, fra le altre tutto è possibile. Non do per scontato nulla – chiude la mancina classe 1991 – ma sono sicura che abbiamo i mezzi per fare due ottimi tornei”. Insieme a lei se lo augura un movimento intero.