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L’investimento sul padel è ancora remunerativo?

Interessa analisi del sito valleumbrasport.it: a Spoleto 21 campi. C’è ancora margine di guadagno?

L’investimento sul padel è ancora remunerativo? Tanti imprenditori italiani negli ultimi anni hanno investito i propri capitali su questo divertente ed accessibile sport, che deriva dal tennis e che recentemente ha attratto un elevato numero di praticanti. Non fa eccezione l’Umbria e Spoleto, dove negli ultimi cinque anni si è creato un vero e proprio movimento padelistico, grazie alla nascita di più di un circolo.

La storia
La storia è piuttosto recente e quindi è semplice da raccontare. Il primo ad investire nel 2018 è stato Luigino Santirosi che ha realizzato a Fontepino il primo campo, poi lo stesso Santirosi ha aggiunto altri due campi. Nel frattempo nel comune di Trevi Andrea Loreti e Pierluigi Porzi avevano già fondato il Clitunno Padel by Loreti con altri tre campi. A Spoleto successivamente è sorto il GP Padel a Santo Chiodo con 2 campi (+1 successivamente) e altri due campi sono disponibile a Terraglia all’Agrileisuretime. Nell’estate del 2022 invece hanno inaugurato i 3 campi del Circolo Tennis Spoleto. Solo su Spoleto quindi al momento ci sono 11 campi, ma ne sono in arriva altri 10.

Altri 10 campi entro il 2024
Ebbene è di questi giorni la notizia dell’approvazione da parte del Comune del project financing, presentato dalla società sportiva “PalaSport Spoleto”, che oltre alla realizzazione di due palestre da mettere a disposizione degli anziani e della Boxe Spoleto, un punto di ristoro ed un giardino esterno, prevede la realizzazione di 4 campi da padel al PalaTenda di via Laureti. Il promotore del progetto Damiano Suadoni, che spera di poter aprire per il mese di agosto (burocrazia permettendo) ha le idee ben chiare. Intende realizzare un centro federale di alto livello, riservando ampio spazio ai giovani e ai disabili.  Altri quattro campi invece sono in via di realizzazione a Santo Chiodo, all’interno di un capannone (il primo a Spoleto) ed il centro sportivo offrirà anche altri servizi di alto livello. Per finire altri 2 campi (coperti) sorgeranno presumibilmente entro il prossimo inverno al Circolo Tennis Spoleto che avrà quindi in totale 5 campi.

Entro la fine del 2023 quindi potrebbe essere questa la pianta spoletina del padel con ben 21 campi + 6 a Trevi.

3 campi all’aperto Fontepino
3 campi GP Padel Santo Chiodo
5 campi Ct Spoleto centro storico
2 campi Agrileisuretime (Terraglia)
4 Campi Palatenta via Laureti
4 campi al chiuso nuovo centro sportivo Santo Chiodo
6 a Trevi

Ma quanto costa realizzare un campo da padel?
Vista l’elevata richieste degli ultimi anni il costo al momento andrebbe dai 20 ai 30mila euro ed i tempi per ammortizzare l’investimento variano a seconda delle ore giocate.

Le tariffe
Le tariffe nell’area Spoleto-Trevi sono standard e pari a circa 10 euro a giocatore per ogni ora e mezzo, quindi un campo frutterebbe 40 euro circa ogni ora e mezzo.

I praticanti
Ad oggi secondo una stima approssimativa (ricavata sentando i gestori) i praticanti che giocano almeno due volte a settimana potranno essere circa 150, ma naturalmente a questi vanno aggiunti tutti coloro che giocano saltuariamente. C’è un vasto pubblico femminile in percentuale pari a quello maschile. Prevalentemente i padelisti sono quasi tutti over 30 sia uomini che donne. In estate il numero di praticanti e nettamente superiore all’inverno.  Si gioca prevalentemente a partire dalle 17 e in estate si arriva anche a mezzanotte.

I numeri impossibili
Con 21 campi Spoleto avrà un campo ogni 1800 cittadini circa, potranno giocare contemporaneamente 84 persone Per 16 turni giornalieri (da un ora e mezzo). 21 campi garantiscono una portata massima di 1344 persone ogni 24 ore, ovvero 13.440 euro al giorno circa. I numeri attuali però sono ben diversi. Se in estate giocassero 200 persone al giorno il rischio è che ogni campo venga utilizzato per poco più di 3 ore ogni 24 ore e che i tempi per ammortizzare gli investimenti si allunghino vertiginosamente. Inutile dire che qualcuno potrebbe andare i crisi, ma e la legge del libero mercato. La torta è troppo piccola e il rischio in poche parole è quello di dividere le briciole.

Alcune considerazioni
Qualcuno potrebbe pensare: aumenta la concorrenza, diminuisce il prezzo per gli utenti. Un guerra sulle tariffe allungherebbe comunque i tempi per ammortizzare l’investimento e sarebbe deleteria per tutti i gestori.

Il picco massimo dei praticanti si è toccato durante la pandemia (2020-2021), quando tutti gli sport erano chiusi e anche gli altri sportivi si sono riversati sul padel. Quali sono le previsioni future? Tornerà ad aumentare il numero dei praticanti?

Federtennis punta molto sul padel, tanto da aver cambiato anche nome, passando da Fit a Fitp. Ad oggi però il movimento giovanile padelistico è solo all’inizio ed i numeri sono piuttosto bassi. È chiaro che il motore principale dovrà essere l’attività agonistica, ma ad oggi un bambino sogna ancora di diventare Roger Federer e non sa neanche chi è il campione del mondo di padel.

(fonte: www.valleumbrasport.it)

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