La struttura del Palakendro di Bari è senz’altro uno degli indoor da padel più belli d’Italia. Da dove prende inizio il progetto?
L’idea Palakendro nasce nel 2016 durante un viaggio itinerante presso i club sportivi più importanti d’Europa. A Madrid in particolare notai la coesistenza di questo sport con tutte le altre discipline che un centro sportivo importante può proporre. Rientrai in Italia con le idee ben chiare, consapevole del rischio e della fase di start up che avrei dovuto affrontare, ma anche convintissimo de fatto che la mia iniziativa avrebbe avuto successo perché inserita in un villaggio dello sport già ben consolidato e rinomato.
Successivamente mi sono anche innamorato personalmente di questo sport e mi sono dedicato con passione invitando tanti campioni italiani e stranieri per accelerare il percorso di sviluppo.
Passiamo da Bari a tutto il sud Italia dove il padel si sta notevolmente propagando sia in termini di utenza che di strutture. Qual’è secondo te il motivo?
Il segreto di questo veloce sviluppo nel sud risiede in una serie di elementi: organizzazione di numerosi eventi nazionali e internazionali, inserimento di istruttori qualificati per trasmettere subito nozioni di base, avviamento scuola padel per bambini, azione mediatica e mentalità aperta.
Ti devo dire che ho sempre stimolato l’apertura di altri centri senza temere concorrenza perché sono convinto che c’è spazio per tutti e soprattutto che più concorrenza c’è più qualità si diffonde nel percorso di sviluppo.
Guardiamo un attimo i grandi risultati che sta ottenendo il movimento tennis italiano a livello internazionale. Cosa si dovrebbe fare nel padel per arrivare a risultati simili?
Il tennis è uno sport fantastico e consolidato. È storico, organizzato e crescerà sempre di più!
Il padel in Italia deve investire sui ragazzini fin dagli 8 – 10 anni. I club devono investire su maestri del calibro di marcelo capitàni o del mio amico Lucas bracchi che ha una accademia consolidata a Palma di Mallorca con centinaia di ragazzi e bambini.
Dobbiamo organizzare circuiti per ragazzi e destinare fondi per la formazione degli atleti.
Con un buon lavoro questi ragazzi potrebbero dare risultati già tra 5 o 6 anni.
Io lo osservo da vicino con i ragazzi della mia scuola padel tra cui c’è mio figlio di 11 anni che ha iniziato con il tennis a 4 anni e ora si allena a padel da 3 stagioni. Crescono a vista d’occhio partita dopo partita. Giocano già con adulti di 3 categoria ma soprattutto hanno un atteggiamento in campo autocritico e ambizioso, nel rispetto delle regole e dei valori sportivi. Questo elemento li differenzia già dalla generazione attuale di atleti italiani…. tutti molto forti ma importati dal tennis e comunque già troppo maturi per avere margini di crescita per entrare nel circuito internazionale !
Dovremmo obbligare ogni club affiliato a destinare un budget da destinare ai giovani per attività formative e agonistiche.
Pasquale, trasformati in talent scout e dimmi se ti è saltato all’occhio qualche giovane “padellaro” pugliese su cui puntare per il futuro.
In Puglia ho notato alcuni ragazzini a Barletta, anche un paio dei miei potrebbero potenzialmente provare a percorrere la strada del professionismo, ma come ne sai tra potenziale e traguardo da raggiungere c’è bisogno di una cultura dello sport che deve essere trasmessa da genitori, maestri, presidenti e federazione.
Torniamo in casa tua. Hai realizzato ultimamente il Cupra Stadium all’interno del Palakendro. Di cosa si tratta?
Abbiamo sostituito due campi da beach tennis con una vera e propria arena del padel con tanto di gradinate. Si tratta di una vera e propria riproduzione di un campo del World Padel Tour. Manto erboso super curt, senza sabbia, un po’ più lento dei campi normali. Abbiamo istallato anche delle telecamere fisse per trasmettere in streaming le partite.
Insomma, Pasquale, un’arena pronta ad ospitare gli “alieni” del padel di tutto il mondo direi.
Mi è giunta voce che non ti fermerai al solo progetto Palakendro. Ci vuoi dare qualche notizia in anteprima?
Ebbene sì, il progetto padel si arricchirà con il lancio di altri 2 club su Bari.
Il Country Club Bari (aprile 2021) e il Club di Parchitello a cui devo dare ancora un nome (aprile 2022).
Avrò bisogno di veri professionisti per arricchire il progetto di scuola e accademia del padel perché voglio continuare ad essere leader e guida nel mio territorio.