Sara D’Ambrogio, giocatrice professionista della Nazionale Italiana, racconta ad Alessandro la sua esperienza in Paraguay e la sua visione del padel in Italia
La prima domanda, Sara, ci sembra d’obbligo, parlaci della tua appena trascorsa esperienza mondiale in Paraguay.
È stata la mia prima esperienza, un momento fantastico, fin da bambina ho sempre avuto il grande sogno di indossare la maglia della nazionale dello sport che praticavo.
Ringrazio la selezionatrice della nazionale Marcela Ferrari, mi ha completamente cambiato nell’atteggiamento in campo ma soprattutto il modo di lavorare durante gli allenamenti ed ha senz’altro aumentato in me la voglia di crescere. Ricordo infine tutte le mie compagne di nazionale: Valentina Tommasi, Martina Camorani, Alessia La Monaca, Chiara Pappacena, Carolina Orsi, Giulia Sussarello, Francesca Zacchini.
Durante l’open mondiale hai incontrato le gemelle atomiche, coppia numero uno del mondo. Cosa ti rimane di quell’esperienza?
Inutile dirti che quando si incontrano due giocatrici così forti, così fuori portata, non puoi pretendere l’impossibile e quindi ho cercato di fare la mia partita nella partita. Onestamente non ero agitata, ero molto contenta e cosciente della grande opportunità di giocare una partita del genere. Il mio match era con me stessa, insieme alla mia compagna e per la maglia della nazionale. Questo atteggiamento mi ha consentito di giocare in maniera fluida, mi sono divertita, non mi sentivo bloccata e credo alla fine di aver giocato un buon padel.

Usciamo dal mondiale e rientriamo in casa nostra, dove stai lavorando adesso?
Insegno al Misano Sporting Club e da pochi giorni ho iniziato una collaborazione con il Romita Padel Club di Terni come supervisor tecnico. Sono contenta di questo perché è la dimostrazione che finalmente non ci sono più preconcetti sul sesso di appartenenza ma ci sono solo i meriti riconosciuti di una o un professionista che sia.
Sara, ci vuoi parlare del tuo immediato futuro?
I primi di dicembre giocherò a Roma in coppia con Valentina Tommasi i campionati italiani assoluti indoor. Mi sto allenando tantissimo per questo impegno perché ho l’ambizione insieme a Vale di puntare alla vittoria anche se è chiaramente un traguardo molto difficile.
Durante il 2019 vorrei cominciare a giocare qualche tappa del World Padel Tour, le esperienze internazionali ti danno la grande opportunità di fare scatti in crescita importanti. La testa comunque adesso è tutta rivolta verso gli indoor di Roma.